Settembre è arrivato. Le giornate iniziano ad accorciarsi sensibilmente, l’alba fa capolino sempre più tardi e anche l’umore di Alberto inizia a mutare.
Amante sfegatato delle uscite in bici si trova in grande difficoltà ad abituarsi al cambio di stagione e così anche il suo umore diventa cupo e annebbiato come il clima di questo periodo. Oltre a tutto questo si aggiungono cambi di abitudini, di tradizioni che ormai fanno parte delle sue giornate e anche Ciccio fatica ad adattarsi a questi cambiamenti; le uscite col suo padroncino, le sue amate pieghette, il gelato del pomeriggio sono abitudini difficili da riporre nel cassetto in attesa di periodi più favorevoli, soprattutto per un porcellino goloso come Ciccio che non ama il freddo: il solo pensiero di dover uscire in bici con il giubbottino, il cappellino di pelliccina, i guantini termici e gli occhialini lo fa stare male; se aggiungiamo il periodo di riposo invernale per la maggior parte delle gelaterie tutto assume i contorni di una tragica pieghetta.
Così da alcuni giorni Ciccio è pensieroso, con gli occhietti persi nel vuoto, le orecchiette abbassate e le braccine conserte sta riflettendo sul da farsi. Lo hasfiorato l’idea di andare in letargo come Orso ma sa bene che con le sue famine improvvise non ce la farebbe a passare l’inverno; ha pensato di trasferirsi in un luogo più caldo ma lasciare il suo padroncino non lo alletta per nulla e così in casa regna un’atmosfera un po’ tesa sollevata di tanto in tanto da qualche gelato fintanto che ci si riesce.
D’altro canto l’anno scorso Ciccio era proprio piccolino e quindi questa stagione autunnale ed invernale rappresenta per il lui un primo banco di prova per le sue potenzialità nella stagione fredda. Nemmeno lui sa quali possano essere i suoi limiti ed è questa grande incertezza che lo inquieta e lo rende pensieroso, almeno fintanto che non vede comparire all’orizzonte uno dei suoi piattini preferiti e quindi i dubbi lasciano spazio alla famina.
E’ sempre dura abituarsi ai nuovi cambiamenti specialmente quando le abitudini sono diventate consolidate; ancora più dura se si viene ad interagire con altre persone e questo limita il proprio raggio di azione; siamo sicuri però che ben presto Ciccio riuscirà a farsi venire in mente l’idea giusta per limitare i fastidi e a tornare l’indiscusso protagonista delle nostre vicende.
Infatti, quando tutto sembrava volgere per il peggio ed il nostro porcellino si stava abituando all’idea della mancanza dell’estate (e dei suoi doni), ecco aprirsi la porta dei desideri. Infatti nel corso della sua opera di pulizia, la governante urtava contro lo stipite dell’armadio, aprendolo; Ciccio preso dalla sua solita curiosità velocemente si infilava per dare un occhio e dopo poco ecco aprirsi davanti a lui la scorta di barrette del padrone e materializzarsi la certezza che l’inverno, per quanto rigido, non lo avrebbe privato dei suoi dolcetti preferiti. Tanto fu lo stupore e la felicità che Ciccio si addormentò in mezzo alle barrette venendo svegliato solo dal padrone al ritorno dai suoi affari.
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