La provincia di Reggio nell'Emilia
Quante volte mentre si viaggia lo sguardo è attratto dal paesaggio che si attraversa e ci si stupisce dei posti che troviamo dinnanzi a noi?
Le sorprese spesso sono davanti ai nostri occhi solo che nella fretta e nell’assillo quotidiano che ci accompagnano, ci dimentichiamo di fermarci a guardarci; è per questo che uscire in bicicletta può essere un motivo per riscoprire scorci di natura spesso dimenticati nel nostro paesaggio ordinario ed è per questo che un breve stop per catturare quella scena con una foto è una azione che ci ripagherà per sempre dello sforzo fatto e del fastidio di fermarsi un attimo.
La provincia di Reggio nell’Emilia presenta ancora livelli di naturalità dignitosi, nonostante lo scempio edilizio compiuto da alcune municipalità, il capoluogo in primis. Man mano che ci si sposta verso sud avvicinandosi al crinale dell’Appennino Tosco Emiliano aumentano gli scorci naturalistici e le borgate dall’impostazione medioevale che contraddistinguono sia i confini con le limitrofe provincie di Parma e Modena, sia gli itinerari al centro della provincia reggiana.
Le vette del Cusna (2.121 mt), Prado (2.54 mt) e dell’Alpe di Succiso (2.017 mt) rappresentano i picchi di una provincia comunque ricca di colline caratterizzata anche dall’unicità della Pietra di Bismantova che si staglia con la sua cima piatta e le pareti verticali nei pressi di Castelnovo né Monti.
Capita sovente di imbattersi in torri di avvistamento ed in castelli, non sempre in buono stato di manutenzione, che sono l’eredità del periodo di massimo splendore occorso nel secolo XI allorquando Canossa, ed il suo si granducato, grazie ai buoni governi della contessa Matilde, divennero luoghi di passaggio, di battaglia e di politica.
Nel 1076, a seguito della morte della madre, Matilde entrò in possesso di un vasto territorio che comprendeva provincie in Lombardia, Emilia, Romagna e Toscana ed aveva centro in località Canossa, nel territorio reggiano; fino alla morte della contessa, che non lasciò eredi, nel 1115, la zona reggiana divenne al centro della politica europea, con Matilde a fungere da principale paladina del papato nelle lotte contro l’imperatore Enrico IV fino a sconfiggere l’imperatore nelle battaglie avvenute nel 1092 tra i borghi fortificati e le colline della val d’Enza.
Regnano, 25 dicembre 2009
Valestra, 06 novembre 2010
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